Premesso che nella definizione di BES (bisogni educativi speciali) rientrano le seguenti categorie:
- Disabilità.
- Disturbi evolutivi specifici: disturbi dell'apprendimento, deficit del linguaggio, deficit delle abilità non verbali, deficit delle coordinazione motoria, deficit dell'attenzione e dell'iperattività.
- Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale, economico
Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), è compito dei Consigli di Classe, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, indicare in quali altri casi. non ricadenti nei disturbi clinicamente riscontrabili, sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di strumenti compensativi e misure dispensative previste dalle Linee guida allegate alla legge 170/2010, formalizzati nel Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Si invitano, pertanto, i C.d.C. a
- individuare, in base alle osservazioni che verranno effettuate, utilizzando l'apposita griglia (allegato n. 1). gli alunni che presentano bisogni educativi speciali;
- programmare la modalità degli incontri, di informazione e confronto, con i genitori degli alunni BES in relazione ai loro bisogni formativi;
- compilare, dopo una attenta valutazione delle griglie di osservazione, l'estratto del PDP BES a cura del singolo docente (allegato n 4).
Tali schede [disponibili su questo sito nella pagina raggiungibile dal menu "Docenti e ATA" > "Modulistica docenti" > "Inclusione", ndr] dovranno essere consegnate debitamente compilate e firmate al coordinatore di classe.
Per tutte le informazioni e i dettagli si rimanda alla lettura del testo integrale della comunicazione, pubblicato qui di seguito.